[APPRODO] Due luci fatate all'approdo

Sylhel
00lunedì 11 luglio 2016 18:17
Flaunilys e Sylhel
RIASSUNTO: due fate si incontrano all'approdo dell'isola. E' da diverso tempo che non si incotrano, anche se mai saprebbero dire quanto, per questo hanno molte cose di cui parlare. Flaunilys racconta a Sylhel delle sue avventure recenti, delle bizzarrie degli Alti incontrati e delle loro 'regole' di vita. La banshee risponde alle diverse domande della sorella più giovane e le rivela altri nuovi segreti faerici, come il luogo dove dimorano le Oscure nel bosco oscuro. Sylhel chiede poi all'Aurea di fare due cose, se lo vorrà: andare al tempio ad apprendere tutto quello che può sulla Dea e andare a fare conoscenza con la nuova Regina degli Alti dell'isola. Alla fine le due fate lasciano la baia dirette alla radura faerica dove raccoglieranno dal tesoro faerico le monete che Flaunilys deve a Lothrel, per poi prepararsi a tornare sulla terraferma.

COMMENTO: una giocata molto ricca e divertente, Flau è semplicemente adorabile! La role è di giovedì scorso.

Segnalo il trasferimento dal mio pg a Flaunilys di 1000 monete. In on sarebbero provenienti dal tesoro faerico, ma in off corrispondono al deposito di Syl. Non metto in approvazione perchè se non sbaglio quella serve solo per le cifre superiori a 1000.



SYLHEL [riva lago] Il sole è da poco sparito oltre l'orizzonte e le creature notturne stanno iniziando ad abbandonare le loro tane o nidi diurni. Esattamente come loro anche questa banshee ha lasciato il suo rifugio nel bosco oscuro e stasera la sua meta è l'isola sacra. Ha sorvolato il lago, tenendosi appena sopra il pelo dell'acqua quasi volesse imitare uno dei diversi uccelli acquatici che abitano la zona. Ma lei non ha la grazia di quegli uccelli, il suo volo invece sembra sempre pesante come se si portasse addosso un qualche peso anche se in realtà non ha niente con sè. Il corpicino grigio è completamente nudo, indossa soltanto i suoi gingilli preferiti rigorosamente non abbinati tra loro tra cui il medaglione del drago e il ciondolo con il pentacolo ricevuto in quanto apprendista degli Ancestrali. Lo sguardo è rivolto verso l'isola la cui riva è ormai molto vicina. Mancano solo pochi metri alla spiaggia. Alla sua sinistra vi sono i moli illuminati con diverse barche ormeggiate ma la fata si tiene a debita distanza, non ha voglia di incontri indesiderati. Ma non desidera nemmeno la solitudine stanotte, per questo è attenta nella speranza di sentire prima o poi una sensazione familiare che le indichi di non essere più sola.

FLAUNILYS [Approdo - betulla] Comodamente seduta su un ramo basso, la creatura di Luce lascia che la stoffa del lungo abito rosa che indossa le solletichi le gambe, che dondolano dolcemente nella brezza. Sul viso aleggia un'espressione sorpresa e incantata mentre osserva la leggera stoffa e riflette pensierosa sul suo potere; lì accanto a lei sul ramo sono poggiate delle scarpine elaborate e l'abito Fronde d'Edera, mentre parte dei capelli bianchi è raccolta da un pettinino prezioso. Sembra stia facendo le prove per il gran ballo, eppure il suo aspetto generale sembra disordinato, come una bambina che ha appena finito di giocare con i vestiti della madre. Improvvisamente una sensazione la distoglie dai suoi pensieri e gli occhi d'ambra andrebbero a scrutare l'orizzonte nella direzione da cui pare provenire una sorella. Sorriderebbe d'istinto, scivolando giù dal ramo e attendendo Sylhel galleggiando in aria in silenzio, certa che anche l'Oscura abbia avvertito la sua presenza.

SYLHEL [riva lago] Ancora pochi battiti d'ali e la spiaggia è ormai raggiunta. Non vi è più solamente acqua sotto di lei, ma ora vi sono sabbia e ciottoli. Lancia una breve occhiata in direzione dei moli volendosi assicurare di non aver attirato l'attenzione di nessun Alto refrattaria com'è agli incontri con sconosciuti. Nel frattempo però una sensazione familiare si fa strada in lei, facendole vorticare più velocemente la linfa. Le sue speranze si sono avverate presto perchè è già riuscita a trovare una sorella. L'energia che percepisce le è ormai estremamente familiare e non potrebbe mai confonderla: è Flaunilys. Sentire la sua presenza fa sì che un moto di affetto le agiti la linfa. Sempre in volo quindi cerca di seguire quella sensazione in modo da raggiungere il punto dove si trova l'Aurea. Questo la porta a volare verso uno degli alberi vicini alla spiaggia. Dovrebbe essere facile individuare una luce color dell'oro puro che fluttua nei pressi di una betulla. [Rehollys tairisem] sussurra soltanto quando è abbastanza vicina da essere facilmente udita. Nessun sorriso ne gesti gioiosi, soltanto l'aura che si espande riflette le sue emozioni.

FLAUNILYS [Approdo - betulla] Man mano che la sorella si avvicina, la luce dell'Aurea si fa più intensa e pulsante, la linfa vortica più velocemente, soprattutto quando percepisce l'affetto dell'Oscura. A parte questi segnali di gioia che di certo Sylhel potrà cogliere, il sorriso sul volto resta il solito, discreto e sereno. Il loro scambio iniziale è silenzioso, energetico, percepibile solo da loro e forse da altri del Popolo Alato che sono più lontani; ma appena giungono a portata d'orecchi, le due Fate si scambierebbero anche un saluto vocale: [Si-] comincerebbe a dire la vocina flautata dell'Aurea, se non che l'Oscura la precede, parlandole in una lingua che Flaunilys non ha mai udito, ma che d'istinto sembra poter capire. Restando un momento sorpresa, col saluto troncato, riprenderebbe a parlare per domandare: [Eh? Cosa?] anche se le pare di aver capito qualcosa che parla della luna.

SYLHEL [riva lago] Gli occhietti neri si fissano sulla bellissima figura avvolta nell'oro della sorellina di Luce. Ne percepisce istintivamente la gioia grazie al magico legame energetico che lega tutte le fate, anche se non è in grado di partecipare a sua volta a quel sentimento, anzi non riesce nemmeno a comprenderlo. Ancora qualche battito delle piccole ali vellutate e anche la banshee raggiunge la betulla vicino a cui si trova la sorella. Anche lei si ferma a mezzaria, restando a fluttuare nel vuoto a circa 50 centimetri dall'Aurea. Se la sorella è rimasta sorpresa per quanto detto dalla banshee, quest'ultima è altrettanto perplessa perchè per lei il saluto faerico è qualcosa di assolutamente scontato. Resta qualche secondo zitta, sbattendo le palpebre grigie. [Oh...?] comincia facendo di nuovo sentire la sua vocetta stridula e sgradevole a sentirsi. [Ho detto... Rehollys tairisem...] ripete. Non ha colto però il motivo della sorpresa della sorella. Tace poi mentre l'attenzione va all'abito rosa che Flaunilys indossa. Nonostante l'altra fata sia giovane ha imparato l'arte di vestirsi ben prima di lei che si ostina ad andare sempre e rigorosamente in giro nuda. [E' bello...] commenta senza riuscire a esprimere nessun entusiasmo [Te lo hanno dato gli Alti che costruiscono oggetti e che abitano oltre il lago?] le chiede [Non ti da fastidio a volare?]

FLAUNILYS [Approdo - betulla] La situazione della spensierata Aurea, a ben pensarci, è piuttosto triste: la sua famiglia di linfa attualmente si trova sparsa per il mondo, così come le Faerie tutte che sono rare a trovarsi. Nessuno le è vicino per insegnarle le tradizioni faeriche che furono di sua nonna e di sua madre, nessuno le ha mai raccontato la storia della sua nascita o qualcosa della sua famiglia-di-linfa. E' una creaturina spersa nel mondo, senza una guida, allo sbaraglio, una Fata senza radici e senza educazione, e quindi esposta a molti rischi. Solo per pura fortuna fino ad ora sembra aver incontrato solo persone gentili, che le hanno permesso di accedere, seppur in modo limitato, alle conoscenze base della società e persino alla magia che la Fata si porta dentro. Perciò guarderebbe Sylhel piegando il capino da un lato, intrecciando le manine dietro la schiena per dirle: [Non conosco quelle parole, ma mi sembra di aver capito che parlano della luna. Puoi spiegarmele per favore?] chiede, in un modo che potrebbe sembrare più che formale, almeno tra due Fate, ma che invece le esce del tutto spontaneo. Resterebbe in attesa della risposta della sorella, prima di lasciarsi distrarre dalle sue domande: sorriderebbe, allargando di nuovo le braccine per accarezzare la stoffa della gonna a balze, tutta contenta di quello che è diventato per lei un po' più di un semplice gioco: [Sì, me l'hanno dato proprio loro! Anzi, uno di loro me l'ha dato, insieme a quelle altre cose] tintinna, indicando il ramo su cui stava seduta prima. [No, non mi dà nessun fastidio!] sorride, scuotendo la testa. [Ma tu lo >>]
FLAUNILYS [Approdo - betulla] [>> sapevi che non si può volare in giro ''nude''? Cioè, senza portare abiti? Io credevo che fossero le pellicce degli alti...] confessa con fare cospiratore, avvicinandosi in volo alla sorella per mormorare.

SYLHEL [riva lago] Le balze rosa del vestito di Flaunilys attraggono ancora la sua attenzione, tanto che quando la sorella le si avvicina in volo, se le fosse permesso, allungherebbe una mano per andare a saggiare la consistenza di quella stoffa. [Sembra un fiore...] commenta distrattamente. Quando l'Aurea le chiede spiegazioni riguardo al saluto faerico però il corpicino si irrigidisce all'improvviso in risposta al moto di senso di colpa che quella domanda genera in lei. In fondo lo sa che Flaunilys è praticamente sola o quasi sull'isola e la banshee si sente in dovere di avere cura di lei. Non è solo perchè il medaglione del drago le pesa al collo, ma perchè ogni fata ha l'istinto e il desiderio di occuparsi delle altre. Ogni cosa che Flaunilys non sa è qualcosa che la banshee non le ha detto. I sensi di colpa, così come il dolore, sorgono in lei anche troppo facilmente. E' la sua natura in fondo. [E'...] inizia [... il modo in cui ci salutiamo tra di noi... Significa il tempo il cui la luce della luna indugia... E la luce della luna è quella della Dea... che quindi veglia su di noi... è una benedizione] spiega facendo sfoggio di uno dei suoi discorsi non molto lineari. [Non si può... andare in giro nude?] chiede, stavolta di nuovo perplessa [Come... non si può? Io lo faccio sempre... anche se un vestito ce l'ho... me l'hanno dato gli Alti che costruiscono cose in cambio di... ehm... monete] è incerta sul termine. [Nessuno mi ha mai detto che non potevo... Anche io una volta credevo fosse la loro pelliccia... Poi ho scoperto che vestono perchè la pelliccia vera proprio non ce l'hanno... Se]
SYLHEL [riva lago] [Sembra che il loro corpo non gli piaccia e non vogliono mostrarlo...] tace poi.

FLAUNILYS [Approdo - betulla] La domanda dell'Aurea è del tutto innocente, eppure produce un inaspettato sentimento di colpa nella sorella, che coglie la giovane Luce di sorpresa. D'istinto, il corpicino luminoso si ritrarrebbe, allontanandosi leggermente a quel sentimento che l'empatia faerica le permette di percepire come fosse il proprio. Sorpresa e dispiaciuta, la creatura osserverebbe la Caporazza mentre le spiega il significato della benedizione delle Fate, tentando di capire cosa abbia detto di sbagliato. L'empatia le garantisce la lettura dei sentimenti delle sorelle, ma non le motivazioni, e l'Aurea è ancora troppo ingenua per coglierle. [La Dea?] chiede facendo eco alle parole dell'Oscura, cercando di cambiare argomento. Quindi annuisce, confermando e giustificando il comportamento della sorella: [Anch'io lo faccio sempre! Eppure quando volavo in terraferma qualcuno mi guardava e Lothrel, l'artigiano, mi ha detto che non si fa. Hai ragione, sembra che non stiano bene nella loro pelle! Pensa, sorella, che mi ha detto che non poteva togliersi gli abiti perché c'ero io lì con lui!] tintinna sottovoce, con una scintilla di ilarità nello sguardo. Poi si illumina, ricordando un insignificante dettaglio: [Ah, giusto, le monete! Sìsì, aveva detto che per questo vestito voleva... aspetta, voleva... ''mille monete'', e io gli ho detto che mi sarei fatta aiutare da te a prenderle. In verità non ho capito cosa vuole, mi ha solo fatto vedere un bel dischetto luccicante... ma che se ne fanno?] chiederebbe, mormorando quasi tra sé e sé. [Mi aiuteresti a trovare ''mille monete''?] chiede poi a vocetta più al

FLAUNILYS [Approdo - betulla] >> alta.

SYLHEL [riva lago] Annuisce con il capo alla domanda della sorella di Luce, scuotendo il cespuglio di capelli neri e lucenti. [Sì la Dea... Lei è come una madre che ha creato tutto quello che esiste... E noi siamo le sue figlie preferite] spiega con un moto di orgoglio. [Non è come me e te che possiamo vederci e parlarci... Lei non si vede e a volte non si sente... però c'è ed è dappertutto... Se le parli ti ascolterà] le dice. Ascolta poi con interesse il discorso di Flaunilys riguardo agli abiti e alle strane abitudini degli umani. Il nome di Lothrel non le suona nuovo dato che sulla consegna dell'unico acquisto mai fatto in vita sua c'era il suo nome. Fa una smorfia. [Non li capisco proprio... Forse è perchè loro non hanno pelliccia, ne piume e nemmeno squame... Forse si sentono diversi e temono che gli altri avranno paura di loro?] prova ad ipotizzare, ma non ha la risposta perchè in realtà non si è mai davvero chiesta il perchè di questo comportamento degli alti. [Lo chiederò ad Alexandra...] aggiunge poi. [Mille monete... Non so cosa intenda... però quando ho ricevuto la mia collana] traffica tra i tre monili che porta al collo per mostrarne uno con dei cristalli verdi [Ho dato loro un sacchetto grande e pesante di monete... Forse vuole dire che dobbiamo dargli un altro mucchio grande di quei dischetti... Nella nostra radura ce ne sono tanti...] le dice [Non so cosa se ne fanno però credo che per loro siano davvero molto importanti... Anche se non servono a niente secondo me... Forse è perchè sono dorati... Penso che se gliene portiamo tanti quanti riusciamo a trasportarne volando >>>]

SYLHEL [riva lago] andrà bene] propone [E quando saremo sulla terraferma ti mostrerò la Fortezza Ancestrale, è il luogo dove vivono i Maghi e dove sto io quando non sono qui o nel bosco oscuro... l'hai visto il bosco buio?] le chiede [Così se vorrai venire da me... il bosco è pericoloso, ma la fortezza è sicura... e ci sono Alti buoni] tace poi.

FLAUNILYS [Approdo - betulla] Le orecchiette a punta stanno ben attente a non perdere una sola parola del racconto della sorellina Oscura che sembra prendere molto l'immaginazione dell'Aurea. Attenderebbe che l'altra finisca la sua spiegazione sulla Dea, riflettendo in silenzio su quelle parole per qualche momento con espressione seria, quindi direbbe: [La Dea è un po' come la Regina dunque? Anche come la Natura? Però la Regina la possiamo sentire e la Natura si vede anche... quindi non sono uguali...] si risponde amche da sola, borbottando a mezza voce e portando le manine dietro la schiena come fa sempre quando ascolta o riflette. Si tratta di un concetto un po' difficile da immaginare, una cosa che c'è però non si vede e non si sente. Quando poi il discorso verte su beni molto più materiali, l'Aurea solleva le spalline esili: [Già, non sembrano servire a molto le monete, ma se Lothrel le vuole devo portargliele. Venator ha detto che si devono scambiare le cose e anche i favori, tu lo sapevi?] chiede per confrontarsi con la sorella sulle sue ultime scoperte sulla società. [I Maghi?] Domanda curiosa [Chi sono? Come mai stai lì con loro?], annuendo poi sul Bosco Oscuro: [Sììì, l'ho visto ma ci sono stata lontana! Non mi piace, ha un cattivo odore e c'è una brutta energia lì intorno! Come fai a stare lì?] tintinna con sguardo leggermente apprensivo al pensiero che una sorella possa vivere lì dentro.

SYLHEL [riva lago] Volge lo sguardo per un momento in direzione del lago avvolto dalle nebbie come se, attraverso di esse, volesse intravedere la sua casa lontana. [Perchè l'energia del bosco oscuro è esattamente come la mia...] inizia a spiegare [Il bosco mi chiama, sai... E io so che quello è il mio posto e ci sto... bene... anche se è pericoloso... Lì nel profondo delle fronde c'è una vecchissima quercia morente... sui suoi rami cresce muschio argentato... E' il mio rifugio e quello di tutte le sorelle come me...] racconta abbassando a poco a poco la voce, ma poi si volta a guardare Flaunilys fissa negli occhi color dell'ambra. [Ma questo è un segreto! Non dovrai mai dirlo a nessuno che non sia un'altra fata] sibila ben consapevole che la segretezza della quercia è la sua migliore protezione. [La Dea... è vero che un po' assomiglia alla Regina... ma non è uguale... Le Alte con la stella sulla fronte che vivono al tempio... loro sanno tante cose sulla Dea...] le dice riprendendo il proprio consueto tono di voce quasi apatico. [Si 'deve' scambiare le cose...? Tu non devi fare proprio niente... se non vuoi... Solo se vuoi... se ti piace... Come se gli Alti dicessero sempre di sì...] continua con una nota sarcastica. [I Maghi sono degli Alti che studiano un tipo di magia... diverso dal nostro... ma che serve a proteggere l'Equilibrio e quindi la natura... Sto con loro perchè anche io voglio impararla...] pronunciare queste parole fa sorgere in lei un sensazione simile alla soddisfazione mista all'orgoglio, segno che questa poter diventare una Maga è qualcosa a cui tiene molto pur >>>

SYLHEL [riva lago] essendo incapace di gioirne davvero.

FLAUNILYS [Approdo - betulla] Non c'era giudizio nella domanda dell'Aurea, e non c'è neanche adesso che ascolta l'Oscura parlare della sua essenza. Anche se l'espressione resta lievemente preoccupata, le parole della Caporazza farebbero venir voglia alla giovane Luce di visitare la Dimora delle Banshee, come se così facendo potesse in qualche modo comprendere meglio la natura del volto oscuro delle Faerie. Annuisce più volte con convinzione alla raccomandazione della sorella, e arriva persino a incrociare gli indici sulla bocca, come a dire che manterrà quel segreto che è di nuovo chiamata a custodire. Segreti, tanti segreti circondano il mondo delle Fate. Poi il discorso si sposta nuovamente: [Le Alte...? Sono stata al Tempio a riportare Haynes, ma non ho visto Alte. Ho visto Fehrer, sai, il papà di Haynes, e mi ha detto che posso restare lì con loro. Solo che poi io volevo vedere cosa c'era fuori dall'Isola e ho volato fin oltre il lago!] racconta alla sorellina, con una scintilla di gioia negli occhi per quelle sue piccole avventure. [Allora chiederò a loro di raccontarmi qualcosa in più, perché voglio tornare al Tempio per vedere come sta Haynes.] Annuisce con attenzione al piccolo rimprovero dell'Oscura sulla questione degli scambi, riponendo senz'altro fiducia in quelle parole: [Va bene, scambierò solo se mi andrà!] tintinna dolcemente. Le parole di Sylhel sui Maghi producono nell'Oscura una sensazione di orgoglio che l'Aurea non potrà fare a meno di notare, sorridendo di rimando di contentezza per la soddisfazione della sorella: [Dev'essere bello stare con loro! Mi piacerebbe incontrarli! Ti >>]

FLAUNILYS [>>va di farmi vedere dove si trova la Fo- la Fortezza?] chiede, esitando un attimo sul nome del luogo sentito solo una volta. Quindi, sull'onda di quell'emozione, continuerebbe a chiacchierare di cose sue: [Lo sai che mi è capitato di fare una magia? Anzi, più di una! Non sono sicura che fossero magie, però mi sa che la parola è proprio quella. Le ho fatte per una piccola Alta, si chiamava Naresh!] tintinna con vocina flautata e dolce, drizzando un po' la schiena con fare orgoglioso.

SYLHEL [riva lago] I racconti di Flaunilys sono accompagnati da una contentezza e un entusiasmo che la banshee non può non notare. Quelle emozioni così positive suscitano nella banshee una sorta di tremito che le percorre tutto il corpicino facendola oscillare in volo, come se avessero il potere di destabilizzarla anche fisicamente. Fa una specie di smorfia, scuote la testa velocemente ma non dice nulla. [La mamma di Haynes... E' una delle Alte con la stella sulla fronte... ed è mia amica...] le dice inconsapevole del fatto che Roseline ha lasciato l'isola da molto tempo. Il loro ultimo incontro potrebbe essere avvenuto ieri o un anno fa, per la banshee non farebbe nessuna differenza. [Se andrai da loro... e impari tutto quello che puoi sulla Dea... poi lo insegnerai a me... e a tutte le nostre sorelle...] le dice. L'espressione per un momento assume una sfumatura quasi solenne per sottolineare l'importanza di quella piccola missione. [La mamma di Haynes una volta era la Regina degli Alti... Ora so che non è più lei la Regina, ma un'altra Alta... Inwe mi sembra di aver sentito... Ti va di andare a cercarla?... E di scoprire com'è?] le chiede. Quando il discorso torna sui Maghi il corpicino si tende con fare fiero. [Certamente... Prenderemo le monete e poi andremo sulla terraferma... e ti mostrerò tutto...] promette [Sono magie... sì... Che magie hai fatto?... Te lo ha insegnato un'altra fata... Elrien?...] chiede. Lei stessa non ha imparato da sola a usare i propri poteri, ma fu Fannith ad istruirla. Una parte di sè cova ancora la speranza che Flaunilys non sia rimasta l'unica sorellina >>>

SYLHEL [riva lago] sull'isola sacra.

FLAUNILYS [Riva lago] Il comportamento dell'Oscura e i sentimenti che anche l'Aurea può percepire comunicano più delle parole. La giovane e inesperta Luce tenterebbe perciò di calmare quei sentimenti di gioia, di nasconderli più in profondità nel proprio cuore per non mettere a disagio la Banshee. Il sorriso perciò scemerebbe sul visino luminoso, che però resta sereno; improvvisamente ricorda le parole di Fehrer e sente di doverle comunicare alla sorella vista la sua amicizia con Roseline: [Il papà di Haynes ha detto che la sua mamma è andata via dal Tempio perché la stava cercando. Però ha detto anche che quando tornerà me la presenterà, allora ti avviserò che è tornata.] Dice tranquillamente, senza rendersi conto che la separazione di quella famiglia è stata causata proprio dalle Fate. La Regina degli Alti... affascinata e incuriosita, l'Aurea annuirebbe a quell'incarico. [Inwe, si chiama... va bene, andrò a cercarla!] tintinna sorridendo tranquilla, senza sapere che forse non è così facile farsi ricevere da una Regina. [Oh, sì, le magie] trilla d'improvviso, lasciando guizzar fuori uno scintillio di gioia, che tenterebbe subito di reprimere. Comincerebbe a raccontare tentando di restare calma e spiegarsi, ma faticherebbe a frenare le proprie emozioni a quel ricordo di cui va molto orgogliosa: [Nono, non mi ha insegnato nessuno. E' successo che c'era questa piccola Alta che aveva tanta paura e tanto dolore perché parlavamo del ballo? Ecco, io volevo tantissimo che smettesse di avere paura e che non ricordasse più quel dolore che aveva, così ho sentito... crescere qualcosa, non so, e quella >>]

FLAUNILYS [Riva lago] *[parlavamo del ballo, no?]**

FLAUNILYS [Riva lago] >> cosa che sentivo crescere è uscita fuori da me e alla fine l'ha convinta che non c'era niente di cui aver paura, no? Poi ho fatto finta di togliere dal suo cuore la paura e anche il dolore e di darle da mangiare il coraggio e la felicità. Alla fine sembrava più contenta, sai?]

SYLHEL [riva lago] Apprendere che Roseline, l'Alta che la aiutò e la liberò dalla ferita inflittale dal Demone corvo, se n'è andata genera in lei un istintivo nuovo moto di tristezza. Non teme il distacco perchè esso è naturale, ma una banshee è sensibile a tutto ciò che si finisce e si spezza, anche il legame più piccolo. La possibilità di essere stata colpevole di quel distacco avendo rapito Haynes poi non aiuta. Tuttavia, come Flaunilys reprime la sua gioia, lei stessa tenta di nascondere il proprio dolore nel profondo del proprio spirito per non respingere la sorella di luce. Per riuscirci cerca di scacciare quel pensiero concentrandosi sugli altri discorsi dell'Aurea. Sbatte le palpebre, tende ancora il corpicino e il collo come se volesse imitare un animale che si stiracchia, per poi tornare di nuovo a flutturare quasi immobile ad eccezione delle ali. L'orgoglio di Flaunilys per le proprie imprese riesce a contagiare la banshee, intimamente fiera a sua volta di quei successi della sorella. [Cos'è... un ballo?] chiede per prima cosa. [Quella cosa che cresceva ed è uscita... era la tua energia... la tua essenza...] le risponde [E tu l'hai raccolta e plasmata... e poi l'hai mandata nell'Alta... e si è creato un legame magico... così lei si fidava totalmente di te...] prova a descrivere a parole il magico mistero dell'ammaliamento faerico [Se lo fai ancora... se raccogli e plasmi la tua energia... puoi fare altre cose...] continua abbassando al voce. Piega la testa in avanti verso Flaunilys con il fare di chi vuole scambiare segreti. [Sai che puoi cambiare aspetto... puoi diventare un >>>]

SYLHEL [riva lago] [animale se vuoi, uno solo... o assomigliare ad un'Alta... o ancora puoi sentire le emozioni degli Alti... proprio come senti le mie...] sussurra [Ma fai attenzione con gli Alti... se ti avvicini troppo a loro, ai loro strani modi... se li imiti troppo... potresti scivolare... nel... nel tempo] fatica a pronunciare queste parole e nel dirle non riesce a reprimere una forte ondata di dolore, dovuta ad una ferita ancora non rimarginata nel suo spirito. Si porta le ginocchia al petto e si appallottola su se stessa, sempre restando sospesa in volo, mentre si sforza di seppellire quell'emozione e di svuotare la mente.

FLAUNILYS [Riva lago] Il capino annuisce pensieroso alle prima parole dell'Oscura. Sì, sapeva che si trattava di quello, ne era certa. [E' vero, era proprio così. Mi sentivo legata a lei.] Conferma, contenta di ritrovare nella sorella le proprie esperienze. Poi la Caporazza le spiega altri modi di usare quella magia, aprendole altre possibilità, e la giovane Aurea beve ogni parola: è talmente affascinata che senza volere comincia ad avvicinarsi alla sorella fino ad arrivarle a 15 cm di distanza. [Un animale? Un'Alta?] le fa eco, sorpresa e ammaliata da quelle parole; parole che riescono anche a preoccuparla: [N-nel tempo?] di nuovo, echeggia come un rumore secco in un bosco. Il dolore improvviso di Sylhel, però, le fa fremere l'aura, respingendola all'indietro con un movimento brusco che l'allontana di nuovo dalla sorella. Come due ricci, anche le due Fate devono trovare la giusta distanza tra loro per poter comunicare senza farsi del male. Il bordo della sua luce freme a quel sentimento, tanto che l'Aurea arriva a doversi scrollare per qualche secondo come farebbe un animaletto bagnato per asciugarsi. Ma la sua anima non può restare indifferente a quel dolore, così tenterebbe di avvicinarsi di nuovo un poco, allungando un braccino per tentare di prenderle una mano. [... Vuoi che provi anche con te a togliere il dolore?] domanda dopo un attimo di esitazione, per nulla sicura che questa sua domanda non suoni tremendamente sciocca per la Banshee.

SYLHEL Il suo dolore finisce per respingere Flaunilys, la quale si allontana bruscamente. La banshee non avrebbe voluto infastidire la sorella, mai vorrebbe che il suo mondo interiore possa essere motivo di repulsione per un'altra fata. L'essere così distante dalle sorelle delle altre famiglie la fa sentire inadeguata. Le ci vuole un bello sforzo di volontà per vincere la tentazione di lasciarsi andare a rimuginare su questi pensieri. Lentamente torna quindi a distendere il corpicino, si concentra sul suono della voce dell'Aurea e si lascia docilmente prendere per mano da lei. Alla proposta della sorellina di toglierle il dolore, le labbra della banshee si contraggono in una sorta di mezzo sorriso piuttosto bruttino. [Non puoi togliere il dolore a qualcuno... nessuno può farlo... L'Alta che hai incantato... era più contenta perchè si fidava totalmente di te e di quel che le dicevi... Le hai detto che potevi darle da mangiare il coraggio... e lei ti ha creduto... ma non lo hai fatto davvero] dice [L'hai convinta di essere coraggiosa... e lei lo è diventata... Ma non hai bisogno di nessuna magia... perchè io mi fidi di qualunque cosa... tu dirai...] fs una pausa. [Il tempo... è quello che separa noi dagli Alti... non ti so spiegare com'è... ma non è una cosa bella...] torna a tacere e abbassa lo sguardo.

FLAUNILYS [Riva lago] La giovane Luce non ha risposto alla domanda dell'Oscura su cosa sia un ballo, ma si è trovata distratta da discorsi più importanti. La manina luminosa d'oro pallido continua a trattenere quella cosparsa di luce rossa della Banshee, con affetto e rispetto. Ciò che sente dalla sorella la farebbe riflettere molto: in silenzio, osserverebbe la Caporazza puntandole addosso gli occhi d'ambra, finché direbbe in un momento di pausa: [Allora, se tu vuoi, troverò il modo di toglierlo davvero.] Promette, come ha promesso a Venator di trovare il modo di miniaturizzarlo e portarlo in volo. Certo, fa promesse impegnative la giovane Luce. L'idea del tempo per l'Aurea è qualcosa di vago e Sylhel non sembra aver voglia di spiegarle meglio il concetto; la Fata non vorrebbe risvegliare ancora quelle sensazioni nella sorella, perciò eviterebbe di insistere su quell'argomento, anche se la curiosità è tanta. [Non preoccuparti di questo, sorella: non imiterò troppo gli Alti. Anzi, se vuoi mi tolgo anche questo] tintinna, per poi lasciarle la manina per andare a sciogliere i laccetti che stringono il busto dell'abito rosa. Sfilerebbe la stoffa dai piedi, tenendolo a dondolare avanti a sé con entrambe le mani. [Ecco. Lo metto via insieme al resto e poi andiamo insieme in Fortezza? Vuoi?] le propone, svolazzando verso la betulla per raccogliere tutte le sue cosine trafugate agli Artigiani. Se l'Oscura acconsentisse, probabilmente li lascerebbe tutti in un posto sicuro, magari in una tana di scoiattolo abbandonata, per poi andare con la sorella a cercare monete da trasportare sulla terraferma.


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