No. E' non sapere cos'è...ed il perché la dedico.

No.
Non dopo che ho imparato
a camminare
finalmente
sulle perplessità e l’indecisione
di noi sopravvissuti ad
altre guerre.
Non dopo l’aria aperta
e il cuore limpido,
mentre il sorriso spettina
lo sguardo
e tra le ciglia un brivido
che non sa più cercare quelle terre
dissotterrate e spente,
di serre troppo secche per fiorire.
No.
Non dopo aver compreso l’importanza
del tuo amore.



Ecco...mi è venuto in mente proprio ora,
che questa sarebbe la vera "Senzafine".
Non altre, ma questa.
Questa lo sarebbe, è il suo senso.

Io chiamo amore tutto l'affetto,
l'amicizia contiene amore nella sua radice (ami)
Radice...dovrebbe essere sinonimo di qualcosa di duraturo,
solido, ben attecchito nella terra che gli sta intorno.

Anche le radici si ammalano.
Di cosa non so.
A volte guariscono, altre volte...
Io sono per la cura, fino allo sfinimento.
Quando ci tengo, quando lo devo.
A me stessa, e forse pure a qualcuno.

A volte, dico.
Perché a volte s'incontra chi non la pensa così.
Non la vive così. Non la sente così.
E non si cura di ciò che, trasformato,
potrebbe essere ancora più prezioso.
Quasi come fosse appena nato, nel senso vero,
di "non contaminato"...e di purezza in toto.
Di quel senso che aveva quando ancora non era
subentrato l'impossibile.

Amore: parola "inscioglibile".
Specchio molteplice. Verità improbabile.
Volontà irraggiungibile.Istinto fragile.
Scadenza? Non è preferibile

Silenzio.
Fermarmi in questo
tempo.
Frammenti di alba pura
ancora in volo
scendono intorno,
accenno di sorriso e di
rossore
stretti nel petto.
Mi basterà sapere che è
stato giusto,
sotto la pioggia che laverà
via tutto,
anche l’incontro
ora che te ne vai.
Renderlo intatto,
non calpestato come
quest’idea
persa e travolta dalla
monotonìa.
In quel taschino
che sta appoggiato
a un battito
c’è posto solo per un attimo
d’amore,
tutto lo spazio occupato
dal silenzio
fino a scoppiare.
Ma non si strapperà
neanche per me.

mi hai fatto sorridere anche tu, 25/12 e sempre 25/12
volontà goffa, simpatica
l'incontro viene lavato, in quel taschino rivoltato

tu sei maestra di svisature, cambiamenti di tempo e assenza di riconoscenza o legami
il tuo stile di scrittura è così, ti stupisce ?

A me stupisce tutto, sempre o quasi.
Pure gli avverbi, le ruote ferme o mobili, di pubblico dominio oppure ben celate dietro un enorme cancello

A me stupisce il sonno che non viene quando mi perdo.
Il sole spaccato in due da un salto al tramonto (a proposito...si chiama proprio così: "spaccata nel sole").

Mi stupisco dell'assenza, e anche della presenza a volte.
Delle faccine e della simpatia, di un 25 ricorrente, dei taschini e dei fazzoletti, pure...che mica stanno in mano tutti aperti, la nebbia non si asciuga mentre pensi, o aspetti, o urli, o taci, riprendi e sfili...di quale passerella ora si parla?
Io non ne ho idea, sono stupita sempre, persino dalla pizza.

Dalle parole, dalle giornate intense da spalmare.
Mi piace lo "spalmare"...sa di buona confettura dal gusto particolare.

Ecco...mi stupisce il così, le risposte e non, o le proposte non poste.
Non so...a me stupisce tutto, penso di essere davvero venuta ieri da un mondo straniero, stupirmi meno sarebbe un sogno, nulla di che eh...solo un po' meno.
Sai che ti dico? Viva le comprensioni ed il dettato

a me stupisce un sentimento messo intero e un movimento raccolto come passo..non fatto